Il TFR: le regole su anticipazione ed erogazione alla luce dei chiarimenti dell’INL
L’Ispettorato del Lavoro, con la nota 616 del 3 aprile 2025, è tornato a fornire alcune indicazioni in merito alle modalità di corresponsione del TFR, ribadendo un principio consolidato che vieta l’anticipo mensile in favore del dipendente. Tale principio è desumibile dalla stessa ratio su cui si fonda l’istituto del TFR, che per sua natura è diretto a fornire un ulteriore sostegno economico al dipendente al momento della cessazione del rapporto di lavoro, e pertanto solo in tale occasione è permessa la sua erogazione. Tuttavia, la legge consente alle parti a determinate condizioni di pattuire un’anticipazione di una parte del trattamento di fine rapporto sino a quel momento maturato e accantonato dal lavoratore, fermo restando che questa non deve tradursi in una prassi costante al solo fine di aggirare la normativa in materia. Occorre però distinguere diverse situazioni legate alle scelte operate dal dipendente, nonché al numero di dipendenti di cui si compone l’organico aziendale, per poter individuare le regole relative alla maturazione del TFR, alle modalità di erogazione e di anticipazione applicabili (di Alessandro Necchio, Francesco Gallo e Martina Rauli).
Scarica la circolare de Il Sole 24 ore del 03 Settembre 2025